CUANDO TRABAJE’ CON EL ARTAUD ARGENTINO.

Haber trabajado con los ídolos del Espectaculo hace olvidar los muchos y muy valiosos artistas con los que también he trabajado.

Por ejemplo Carlos Trafic y Benito Gutmacher, llamado el Artaud Argentino.

La Investigación Teatral de los años 70 y 80 no ha tenido igual. La recopilación de material fotográfico y cinematográfico para este documental es prodigiosa y deja su sabor.

En especial del movimiento de artistas latinoamericanos hacia Paris y Euopa durante esa época, que incluye entre muchos otros a Alejandro Jodorowsky, Jerome Savary, Alfredo Arias, Augusto Boal y Augusto Fernanez.

1936

El 1° de Enero 2017, despues de 80 años, han quedado libres de derechos de autor tres importantes escritores españoles: Garcia Lorca, Unamuno y Valle-Inclan, quienes murieron en distintas circunstancias en 1936.

En ese mismo año mis padres Kurt Neumann y Perl-Rosa Jakob se encontraban obligados a huir del contexto de guerra y violencia que habia invadido Europa.

Es asi que me toco nacer bajo el cielo sudamericano, y descubrir desde aqui la luz de estos profundos conocedores del alma humana, que transmitian sus indelebles mensajes en lengua española, que por este accidente de la historia, se habia convertido en la mia.

Scuola dei Sensi -Teatro de los Sentidos 2017

Il Giardino delle Delizie. Drammaturgia
Il corpo tra il sentire e il senso
22-26 Febbraio 2017

Qual è il rapporto tra corpo, anima e immaginazione? Come si concretizza il “fare anima”? La crescita di una società si basa sull’ evoluzione dei suoi poeti. Il lavoro dell’attore è opera del poeta ed è lui stesso che crea ed “abita” lo spazio del significato.
Come recuperare il grande potere dell’immaginazione? Se è vero che l’immaginazione è morta nella nostra società, come si fa a trasformare questo vuoto in esperienze ricche e profonde? Qual è il ruolo dell’attore? Mantenendo questo sguardo proviamo a trovare ed aprire una nuova riflessione partendo dal “corpo sentito”.
Narra Plutarco, nel suo discorso sulla scomparsa dei miti del suo tempo, che un marinaio a comando della sua barca di notte nel Golfo di Patrasso, in un momento di calma, udì una voce rotta che sembrava provenire dal fondo del mare … Il Gran Pan è morto!
Chi era che il Gran Pan la cui morte era stata annunciata? Era solo il Dio dei pastori? Finì la gioia dei tempi antichi, forte e incosciente; terminò la fiducia nella natura e negli istinti; terminarono le credenze nei miti vitali … ma è davvero finita?
La Scuola dei Sensi per il prossimo anno propone una riflessione sulla natura della “ricerca di senso” a partire dal corpo. Ispirandosi alla ricerca del filosofo Merleau-Ponty.

HISTORIA DE CUANDO CON DARIO FO Y FRANCA RAME RESISTIMOS A LAS BOMBAS EN BUENOS AIRES (1984).

El 8 de mayo de 1984, presenté en el Teatro San Martín
< Mistero Buffo >, de Dario Fo. Hacía apenas cinco meses
que los militares habían dejado el gobierno.

Todavía estaba fresca la práctica de prohibir manifestaciones culturales. Aunque recibió una solicitud en este sentido, el
intendente radical César Saguier no retiro la obra de ese
Teatro oficial. Pero no pudo impedir la agresión directa de
sectores ofendidos del publico.

Ya unos días antes el Teatro San Martín habia recibido
llamadas anónimas. Avisaban que si se presentaba la
obra de Fo, el teatro se haría pedazos sobre la calle Corrientes.

No llegó a tanto. El miércoles 9, en plena función, un joven
se levantó de la última fila de las plateas e hizo estallar, en
la sala, una granada de gas lacrimógeno. ­

Blasfemo! era el grito que explicaba el atentado. La función
fue suspendida. Menos éxito tuvo la ‘Corporación de
Abogados Católicos’, que elevó al intendente un pedido
para que prohibiera la obra.

El día 10 por la noche, también hubo una función movida.
Un grupo de jóvenes católicos silbaron y abuchearon
cuando terminó la primera parte. El público salió a defender
a Fo y la temperatura de la sala subió.

Entonces el dramaturgo tomó el micrófono: Por favor -pidió-
dejen hablar a quienes objetan la obra. Subió un muchacho
que se presentó como Rafael Sassot, universitario católico:
Usted, con su trabajo ofende sentimientos que están muy
arraigados en el pueblo argentino, dijo.

El sábado por la noche el conflicto salió a la calle.
A eso de las 21, unos 60 jóvenes con brazaletes con los
colores patrios se reunieron en la esquina del teatro.

Una hora después se pararon frente al teatro. Llevaban
estandartes y carteles que afirmaban: Viva Cristo Rey
y Quien ofende al Papa, ofende a Cristo.

El domingo 13 hubo cien personas frente al teatro.
Rompieron los vidrios. Las diferencias de criterio se
discutieron a trompadas. Al final: 4 heridos y 6 detenidos.
Unos días después, 3.000 personas se concentraron
frente al Teatro San Martín, en repudio por las
manifestaciones antidemocráticas.

foramebuenosaires

STORIA DI QUANDO CON ANDRZEJ WAJDA CI SIAMO BATTUTI CONTRO LO STATO DI GUERRA IN POLONIA CON IL TEATRO.

Andrzej Wajda amava un testo teatrale di Stanisław

Wyspiański: <Wesele> in polacco, <Le Nozze> in italiano.

Ne ha fatto un film nel 1972, e una versione teatrale con
il Teatr Stary di Kraków (debutto il 03.06.1991).

Andzej Wajda mi ha chiesto di leggere il seguente testo
durante la conferenza stampa della presentazione di
<Le Nozze> a Milano nel 1992.

“Cari Amici Italiani del Teatro Polacco!

E’ una grande perdita per me non poter essere con voi
e non poter rispondere a tutte le domande su LE NOZZE
e sulle mie lotte con questa opera, durata anni, sia sul
palcoscenico che sul grande schermo.

Purtroppo la retrospettiva dei mie film negli Stati Uniti
era in fase di preparazione già da tre anni e non avrei
avuto la possibilità di spostare la data della rassegna di
New York, nè di quella di Washington. Ecco il motivo
della mia assenza da Milano, per la quale chiedo scusa
a tutti.

Il teatro in Polonia sta vivendo tempi difficili. La nuova
situazione politica e il mercato libero lo mettono di fornte
a compiti che, causa 40 anni di comunismo, si è
completamente dimenticato. Il nostro teatro ha smesso
di ingegnarsi per i suoi spettatori, e gli esiti negativi che
ne derivano si fanno sentire oggi.

Penso che fra tutti i teatri polacchi, la compagnia del
Teatr Stary è stata la meno contagiata dalla malattia di
disprezzo dello spettatore.

Sono molto felice che fra tanti teatri polacchi Andres
Neumann – uomo grazie al quale la nostra compagnia
ha potuto mantenere le proprie sostanze durante gli
anni piu difficli dello stato di guerra e grazie al quale
funziona ancora – abbia scelto proprio LE NOZZE per
presentarle a Milano, città resa celebre nel mondo da
anni, grazie al suo Piccolo Teatro diretto da Girogio
Strehler.

So che i miei amici artisti polacchi hanno fatto di tutto
per presentare in modo migliore l’opea di Stanislaw
WYSPIANSKI, consci del modo stupendo di fare il
teatro a cui è abituato il pubblio milanese del Piccolo
Teatro.

Chiedo ancora perdono per non essere oggi presente
in mezzo a Voi, cari Amici, ma sono sicuro che con gli
artisti con i quali lavoro da anni sapranno trasmettere
le idee da cui ero animato mettendo in scena LE NOZZE
a Cracovia.

Con espressione di stima e di amicizia,

— Andrzej Wajda

E’ il mio fervente desiderio che la presente lettera, tradotta
in italiano, sia letta alla conferenza stampa da Andres Neumann,
alla cui amicizia devo cosi tanto. New York, 8.10.1992.

letterawajda

In buona compagnia – Madrid, 12.06.2016

“¿Sabes por qué triunfa el teatro, por qué ha vuelto la gente al teatro? Porque el teatro no trata de nada en concreto. Trata de la vida. ES LA VIDA.”
Con PETER BROOK, Juan Carlos Corazza, Andrés Neumann, Nuria Espert, Alicia Moreno, Marie-Hélène Estienne y el elenco de la compañia, después de la última función de Battlefield en el Teatro del Canal el 12 de Junio de 2016.

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